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Poesia dell'America
presentata da Bruno Rombi
Le Moigne - Poeta martinicano
CON TENEREZZA A M' MAN ANNA
Presenza tolemica, controsenso dell'esclusa, ella marcia verso la pioggia. Oltre — al di là delle crete — ella raccoglie nette sue mani il compito delle maree. Ella portatrice d'opacità, di foglioline di schiuma, di quelle nullità inabissate nella terra elle spuntano. Ella fa dimora del segreto, e dell'usura, e del suo nome.
Non v'è rumore che di sangue
nel grido nero discorde
degli specchi scintillanti
La pioggia si scuote
sul suo corpo accecato
Ella chiude il ventaglio
Ella si tiene al limite
della spallata della sera
e chiama il suo desiderio
Ella convoca alla sua porta
l'ambasciata del vento
e l'esperienza delle spighe
Estrae pazienza della notte
e dal suo grido
di schiuma interrata
Ella si ricorda dei filaos
degli sputi della mangrovia
d'ogni fuscio
Il ponte del crepuscolo
appartiene all'orchestra
la luna frena la deriva
La vedo mentre guarda
i giorni che si sfiatano
in un sogno di fuliggine
Ella ravviva il fuoco
ogni brace l'annoda
al ventre del vulcano
Partorita dal mare
vuole morire qui
al seguito dei gavitelli
Assorbita ogni ricchezza
il fuoco sceglie l'onda
ella comprende la terra
In questa argilla
più profonda dell'infinito
ella si affida al sale
Dal più profondo dei suoi graffi
emergono i segni
di quant'era prima della violenza
Suonate tamburini
infrangete l'appello dei caprioli
annunciate la veglia
Ma il mare
lo spazio aperto alla scottatura
la squama delle sue isolette.