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Don Luigi Agustoni
(1917-2004)

Francesca Palli

ottobre 2024

Luigi Agustoni

Luigi Agustoni fu parroco di Orselina dall’estate del 1956 fino alla morte
avvenuta il 31 marzo del 2004, sono trascorsi dunque 20 anni dalla sua dipartita.

Questo articolo vuole dare alcuni brevi e incompleti cenni di una lunga e operosa vita condotta al servizio del canto gregoriano, della liturgia e della guida pastorale della nostra parrocchia.

Originario di Morbio-Inferiore, don Luigi crebbe a Sciaffusa dove, sin dall’infanzia, mostrò una naturale predisposizione per la musica. Nel 1931, iniziò gli studi al seminario di Lugano, dove gli venne concesso di continuare anche la formazione musicale. Fu allora che, per la prima volta, subì il fascino del canto gregoriano e ne iniziò immediatamente lo studio, anche frequentando dei corsi all’Istituto di Musica Sacra di Milano.

Nel 1941, anno della sua prima messa, operava già come professore di musica nel seminario di Lugano e organista della cattedrale. Contemporaneamente continuava l’intenso studio del canto gregoriano.

Da subito, intuì come il canto gregoriano fosse intimamente legato alla liturgia, perciò si impegnò anche sul fronte del rinnovamento liturgico, anticipando rinnovamenti che saranno discussi durante i dibattiti del Concilio vaticano II.

Nel 1946, si recò all’abazia benettina di Solesmes in Francia, per incontrare il monaco e musicologo Eugène Cardine, noto studioso del significato musicale delle grafie antiche, usate nel medioevo per la notazione del canto gregoriano. Da quell’incontro, don Luigi non abbandonò più lo studio di antichi manoscritti dedicati al canto gregoriano, cercando di decifrare la corretta interpretazione dei neumi (segni medioevali posti sopra alle sillabe per indicare l’insieme delle note).

Antiphonarium

Esempio di neumi in notazione quadrata neografica, estratto dal manoscritto del XVI secolo
Antiphonarium de tempore (II)”, biblioteca della Madonna del Sasso.

"In principio fecit Deus caelum et terram
et creavit in ea hominem
ad imaginem et similitudinem suam.

Formavit igitur Dominus hominem de limo ter ..."

Don Luigi continuò la collaborazione con Cardine sia nell’ambito della ricerca scientifica che nella formazione di studenti, cercando con successo di spronarli a prendere parte ad analisi puntuali dei codici gregoriani.

Nel 1952, il musicologo Eugène Cardine ricevette l’incarico di insegnamento al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma. Nel 1955, si aprì la cattedra di Milano per don Agustoni, che inoltre si impegnò molto nella diffusione delle nuove conoscenze con corsi tenuti a Lugano, a Cremona, a Münsterschwarzach, a St. Ottilien, a Essen, in Venezuela, …

Pubblicò 8 testi fondamentali sul canto gregoriano; l'ultima opera redatta in collaborazione con J. B. Göschl è la “Einführung in die Interpretation des Gregorianischen Chorals”, che può essere considerata come la sintesi del suo lungo impegno nel raggiungere una conoscenza profonda del canto gregoriano. Partecipò pure alla stesura di numerosi altri contributi ad atti di congressi e articoli specialistici in riviste di musica sacra.

Traduzione in francese di
"Einführung in die Interpretation des Gregorianischen Chorals".

Negli anni 60, con alcuni fidati ex-allievi costituì il gruppo vocale Nova Schola Gregoriana, che gli permise di applicare concretamente i risultati delle ricerche scientifiche e di proporli pubblicamente con concerti tenuti a Lugano, in molte località italiane, europee fino in Giappone, Brasile e Stati Uniti.

Don Luigi contribuì anche al rinnovamento della liturgia, partecipando a diversi gruppi di lavoro che proposero delle modifiche poi adottate dal Concilio vaticano II. In particolare, si cercò di favorire la partecipazione consapevole e attiva dei fedeli alle celebrazioni liturgiche, tra l’altro, proponendo la sostituzione del latino con le lingue nazionali e rendendo le varie fasi delle celebrazioni molto più chiare e semplici.

Il coinvolgimento di don Agustoni a queste riforme portò, nel settembre del 1953, allo svolgimento a Lugano del “Terzo Convegno internazionale di studi liturgici”. Sempre a Lugano, il 15 settembre dello stesso anno, fu celebrata la “Missa ad experimentum” presieduta dal Vescovo mons. Angelo Jelmini, durante tale Messa, le letture dell’Epistola e del Vangelo furono proclamate per la prima volta in italiano e cantati l’atto penitenziale, il Santo, l’Agnello di Dio e, durante la comunione, “O sacro convito”. Canti preparati da don Luigi Agustoni, Luigi Picchi e don Silvano Albisetti, che hanno curato la pubblicazione di sussidi liturgico/pastorali: “Il popolo alla Messa” (1953), “Uniti nella lode” (1966) e “Lodate Dio” (1971), ristampato più volte e ancora in uso.

Nel periodo post-conciliare partecipò alla Commissione “ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia” e al “Coetus X” che riformò il Messale Romano. Una delle numerose riunioni si tenne persino ad Orselina dal 24 al 30 gennaio del 1967. Partecipò anche a diversi altri gruppi dedicati alla riforma liturgica.

Il 18 gennaio 2001, il Pontificio Istituto di Musica Sacra gli conferì il Dottorato Honoris Causa in Musica Sacra. Nella solenne occasione del conferimento tenne la “Laudatio” il Prof. Felice Rainoldi, già allievo di Luigi Agustoni al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra di Milano.

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Don Luigi divenne parroco di Orselina nel 1956 e lo rimase fino alla fine della vita, pur continuando imperterrito l’intensa attività di ricerca e di insegnamento.

Tra il 1963 e il 1965, propose una radicale trasformazione dell’interno della chiesa parrocchiale, il coro venne estesamente modificato per adattarlo allo spirito del Concilio, fu posato un altare di marmo bianco rivolto verso i fedeli, sovrastato dal “Cristo universale”, opera di Remo Rossi, vennero eliminati gli arredi sacri e le decorazioni neo-medioevali, tranne l’Annunciazione e il medaglione dell’Immacolata. In seguito a queste modifiche, fu quindi possibile introdurre subito la nuova liturgia e fungere da esempio pratico per tutta la diocesi di Lugano.

Chiesa di Orselina

Foto provvisoria.

Il 23 maggio 1993, le autorità comunali lo insignirono della cittadinanza onoraria.

Il 5 maggio 2005, a un anno dalla sua morte, gli intitolarono la piazza della chiesa; la cerimonia di dedicazione si tenne alla presenza di sua sorella e del fratello, il cardinale Gilberto Agustoni.

Card. Gilberto Agustoni

Chi incontrò don Luigi sperimentò la sua severità ma godette pure della sua benevolenza e pazienza. In ogni caso, egli fu ben più severo e intransigente con sé stesso, che verso gli altri. Incessantemente, aspirò a interpretare il meglio possibile la bellezza del culto divino che trascende nell’adorazione di Dio. Malgrado le apparenze fu molto attento a trattare amorevolmente coloro che incontrò senza fare differenze di alcun tipo.

Ha sempre avuto un pensiero di riguardo verso la nostra piccola parrocchia. Suo fratello, cardinale Gilberto Agustoni, ci diede una cospicua somma da destinare al restauro della chiesa, come desiderato da don Luigi.

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P.S.: Nella Stiftsbibliothek di San Gallo è conservato il primo manoscritto musicale completo esistente al mondo con notazione medievale neumatica senza rigo, conosciuto come il «Cantatorium di San Gallo». Tale manoscritto digitalizzato è disponibile in rete al link: http://www.e-codices.unifr.ch/it/list/one/csg/0359

Plat supérieur du Cantatorium.

Plat supérieur du Cantatorium de Saint-Gall.
Creative commons

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