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Dans la revue Orselina 2016, la webmaster de potomitan.info explique comment, depuis une quinzaine d’années, elle contribue à la promotion du créole.
Da una quindicina di anni una cittadina di Orselina si occupa intensamente di promuovere le lingue e le culture creole. La Rivista di Orselina le ha chiesto di descrivere questa sua attività.
Da anni sognavo di vedere le felci arboree in natura. Finalmente nel 1997 andai a cercarle all’isola della Réunion, sei mesi più tardi in Martinica. Difficile non accorgersi che gli isolani, oltre al francese, parlano anche creolo; ciò mi intrigò per cui cominciai a cercare di capire quale ruolo avesse questa lingua nel loro quotidiano e da dove venisse. Réunion e Martinica, come pure Guadalupa, Guyana francese e Mayotte, sono dipartimenti d’oltre mare (DOM) francesi.
Rientrata a Orselina approfittai di Internet per continuare le ricerche, “incontrai” così un infermiere della Martinica, Kounta, che seguiva una formazione universitaria in lingue e culture regionali. Kounta mi indicò l’indirizzo di un sito web appena creato di cui era webmaster. Tale sito, allora chiamato Kapeskréyol, contribuì a sostenere la lotta per ottenere dalle autorità francesi l’istituzione del CAPES (Certificat d'Aptitude au Professorat de l'Enseignement du Seconddegré) di creolo, il CAPES è un certificato dell’educazione nazionale francese che permette d’insegnare nei licei.
Dopo l’istituzione ufficiale del CAPES di creolo, avvenuta nel 2001, il sito offrì e offre tuttora informazione e aiuto a chi si iscrive a tale concorso, ma anche spazio alla cultura creola di paesi in cui il CAPES non esiste.
Kapeskréyol, che era stato preparato di fretta senza preoccuparsi troppo della forma, mi apparve subito di difficile lettura. Segnalai questo problema a Kounta e gli spiegai come fare per migliorare l’impaginazione degli articoli; lui rispose che non aveva tempo e mi diede accesso al server, invitandomi a correggere ciò che mi interessava. Da quel giorno non ho più smesso di gestirlo, praticamente da sola.
Inizialmente non fu facile capire chi erano i responsabili dei contenuti. In un primo momento scoprii che il sito era strettamente legato a un gruppo di studiosi universitari della Martinica, che da anni spingevano al riconoscimento del creolo quale lingua e cultura, poi piano piano studiosi di tutto il mondo chiesero di poter pubblicare sul sito.
Nel 2004, non volendo essere “complice” di dispute assai violente fra specialisti del creolo, dissi ai responsabili di Kapeskréyol che avrei smesso di occuparmene a meno che non mi avessero concesso completa libertà nella scelta dei documenti da pubblicare; essi accettarono forse perché in quegli anni era più difficile gestire pagine Internet.
Dal 2006 il sito si chiama Potomitan, temine più adatto a simboleggiare il suo ruolo. Nella cultura creola caraibica, Potomitan è il pilastro centrale dei templi voodoo e simboleggia il ruolo della donna nella famiglia creola, spesso costretta a occuparsi dei numerosi figli senza alcun contributo dei loro diversi padri.
Ma, cosa significa creolo?
Creolo deriva dal latino «creare» e apparve in spagnolo e portoghese come «criollo», rispettivamente «criolho», dato che spagnoli e portoghesi furono i primi colonizzatori delle Americhe. Dapprima esso designò i figli dei colonizzatori nati in America in opposizione ai coloni nati in Europa, alle popolazioni autoctone e ai neri nati in Africa, in seguito esso indicò l’adattamento al nuovo mondo di uomini, animali, piante o cose che non ne erano originari: maiale creolo, cucina creola, casa creola, musica creola, …
Potomitan è un sito di riferimento per la cultura creola francese, nata nella seconda metà del 1600, dal brutale incontro fra i colonizzatori francesi, gli abitanti originari delle terre colonizzate e gli schiavi africani avvenuto in Haiti, Martinica, Guadalupa, Santa Lucia, Dominica, Trinidad, la Réunion, Maurizio, Seychelles, Louisiana… Più di 16 milioni di persone parlano questo creolo e la maggioranza risiede ad Haiti. Esso, assieme al francese, è la lingua ufficiale di Haiti e, con l’inglese, delle Seychelles.
Potomitan comprende più di 20'000 documenti tra testi e immagini, conta oltre mille navigatori al giorno che lo visitano e sempre più autori lo scelgono per pubblicarvi un dossier completo delle loro attività. Da una quindicina di anni dedico almeno tre ore giornaliere alla sua gestione.
In poche righe è impossibile dare un’idea della vastità di contenuti di Potomitan, perciò vi invito a percorrerlo su Internet: http://www.potomitan.info/
(F. Palli)
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(en italien et en allemand)